Storia || L'incastellamento, la signoria territoriale e il sistema curtense
L’incastellamento
Durante queste invasioni,l’incapacità dei sovrani di assicurare la difesa dei propri territori, provocò un iniziativa di autodifesa da parte dei grandi signori,essi organizzarono la resistenza innalzando ovunque castelli; esso era più di una semplice costruzione difensiva:era l’emblema di un potere che tendeva all’autonomia.Intorno al quale i signori organizzarono il potere sugli uomini,facendo così diventare il castello uno strumento mediante il quale estendere la propria autorità politica.L’incastellamento si tradusse così in un fattore di tensione fra potere centrale e poteri locali.Intorno all’anno Mille le invasioni cessaron,ma i castelli rimasero anzi si diffusero.La popolazione,per ragioni di sicurezza si trasferì all’ombra del castello,dando vita a insediamenti accentrati.

Signoria territoriale
Venuto meno il coordinamento del potere centrale in seguito al disgregamento dell’impero carolingio, i grandi feudatari acquisirono sempre maggiore autonomia,manifestarono infatti presto la tendenza a considerare la carica o il feudo di cui erano investiti come una proprietà a tutti gli effetti.Tale autonomia trovò un riconoscimento ufficiale nel capitolare di Quierzy con cui si concedeva l’eredietarità dei feudi; che insieme all’incastellamento trasformarono i feudatari in signori territoriali,che presero a esercitare all’interno dei propri distretti poteri di natura pubblica; trovandosi tuttavia ad agire contro altri poteri come le signorie vescovili e monastiche.C’erano poi le signorie”abusive”, i cui titolari esercitavano funzioni pubbliche senza aver mai ottenuto deroghe dall’alto o essere vassalli di qualcuno e aver beneficato di un feudo.A causa di questa situazione si organizzavano poteri dal basso,accadeva infatti che all’interno di uno stesso territorio risiedessero persone sottoposte alla giurisdizione di più signori,che prima o poi entravano in conflitto.I signori territoriali esercitavano su tutti gli ambienti e tutti i beni posti sotto il loro controllo il diritto di banno,cioè quei diritti che un twmpo possedeva il re.Essi infatti esercitavano i diritto di prelevare pedaggi e inoltre provvedevano del territorio e all’amministrazione della giustizia.

Il sistema curtense
L’ordinamento feudale portò con sé nuovi rapporti di produzione nell’agricoltura.La struttura produttiva fondamentale nelle campagne era la curtis o villa,che era divisain du parti interdipendenti: al pars dominica,cioè le terre gestite direttamente dal signore; e la pars massaricia,cioè le terre che venivano affidate a coltivatori dipendenti.Questo sistema detto curtense si diffuse solo in alcune regioni europee.La curtis era un nucleo auto sufficiente, ma non escludeva un certo numero di scambi e relazioni commerciali.Le attivita commerciali a causa della perdita di importanza delle città subirono un drasico ridimensionamento, facendo cosi impoverire l’Europa; i pochi scambi che c’erano, infatti, erano effettuati impiegando più monete d’argento che d’oro.

Appunto svolto interamente e offerto da Ricci
by
andrew34
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