Storia || Da Fine impero ai Franchi

Quando nel 476 odoacre depose Romolo Augustolo, nacque la civiltà bizantina, sul territorio dell’antica bisanzio. Fondata sull’agricoltura e sull’artigianato, questo nuovo popolo che si sviluppò nell’impero romano d’oriente, divenne in poco tempo l’impero cristiano nel mondo.                                                L'imperatore era venerato come una specie di divinità, ed esercitava potere civile e potere religioso dando così inizio al cesaropapismo.  La capitale era il cuore dell'impero, dove, periodicamente, nell'ippodromo,  il sovrano misurava il consenso del popolo. Nel VI secolo emerge la figura di Giustiniano il cui progetto fu il ripristino degli antichi rapporti con la civiltà romana. Egli innanzi tutto trovò una soluzione alle controversie tra Nestoriani e Monofisti, infatti nel 544 con l'editto dei 3 capitoli, condannò in parte la dottrina nestoriana.

Nel 533 il generale Belisario sbarcò in africa con un piccolo contingente di uomini (18.000) e spazzò via il regno dei Vandali, il cui processo di integrazione non aveva fatto passi avanti.                                  Inoltre tra il 488 e il 493  Gli Ostrogoti conquistarono l'italia, guidati da Teodorico un sovrano che voleva trasmettere al proprio popolo la cultura romana. Egli però, cercava di avvicinare gradualmente la sua gente alla civiltà romana, senza farle smarrire la propria identità.  Stanziò le truppe in alcune zone della penisola dove era possibile un controllo più efficiente,perciò La Pianura Padana,l'italia centrale e la Campania.  La capitale del regno gotico era Ravenna, in cui si trovavano la corte del re e gli uffici amministrativi centrali. Dopo la morte di Teodorico (526) salì al potere il figlio, Atalarico, costretto dai nobili a seguire la cultura del loro popolo e non quella romana. La madre, Almasunta si oppose, ma nel 534 Atalarico morì e la vicenda prese una piega tragica. La donna sposò il cugino Teodato, un nobile affascinato dalla cultura romana. Questo però cambiò inaspettatamente idea e dopo aver deposto ed esiliato la regina, la fece uccidere (535)

Giustiniano, furioso per la morte di Almasunta inviò in italia un esercito affidato al generale Belisario. La prima fase della guerra fu nettamente favorevole ai bizantini (535) . Successivamente i Goti deposero Teodato e elessero un abile generale, Vitige che riuscì a rallentare l'avanzata dei bizantini. Sfortunatamente Belisario si impadronì di Roma e di Ravenna e Vitige fu deportato a Costantinopoli. Il nuovo sovrano, Totila organizzò la resistenza con grande abilità, ma nel 552, Narsete,  a Gualdo Tadino , sconfisse ed uccise il re dei Goti.  Così, dopo la guerra contro i Goti nel 544, Giustiniano emanò la Prammatica Sanzione , un editto con il quale l'imperatore si impegnava ad offrire un nuovo assetto amministrativo all'italia e al vecchio impero romano d'occidente. Oltre all'impegno militare di Bisanzio in occidente, si aggiunse anche l'oriente. Nel 540, infatti, il re dei Pesiani, Corsoe I, ignorò la <<pace eterna>> con i Bizantini, e colse l'occasione dell'impegno sul fronte occidentale per attaccare il territorio dell'impero: egli entro in Siria e distrusse Antiochia, e successivamente saccheggiò l'Armenia. Contemporaneamente alla minaccia persiana, tra il 528 e il 535 l'illirico e la tracia furono devastate dei bulgari e dagli slavi, e Sirminio fu occupata dai gèpidi.                                                                       Nella sua sua lunga permanenza al potere Giustiniano si avvalse dei numerosi consigli della moglie Teodora,  soprannominata da molti storici una co-imperatore, data la sua abilità nel risolvere problemi e repressioni nel vasto impero romano d'oriente.   La riscossa bizantina fu affidata ad Eracilo, il nuovo imperatore che attuò una riforma militare ed amministrativa. E così, tra il 626 ed il 630 i Bizantini sconfissero i loro nemici rientrando in possesso di tutti i territori conquistati.

Nel 568 l'Italia venne occupata dai Longobardi. Essi, guidati dal re Alboino, conquistarono nel 569 Verona, Brescia, Bergamo e Milano. Il processo di conquista dell'Italia fu un processo piuttosto lungo. Accadde però che i longobardi non riuscirono ad occupare tutta l'isola ne i bizantini riuscirono a cacciare i longobardi. Ad alboino gli successe Clefi nel cui regno, regnò l'anarchia militare. In questo periodo, i duchi ne approfittarono per conquistare dei territori, che vennero organizzati in ducati. Al periodo di Anarchia, pose fine l'autorità di Autari. Esso tolse metà dei beni fiscali ai duchi e fece amministrare queste terre ai Gastaldi. Per rafforzare il rapporto con le popolazioni germaniche sposò Teodolinda che era di religione cattolica. Autari, pur non introducendo molte novità sul piano religioso si aprì nei confornti dei Romani, ma esecitò in Italia un dominio duro e restio al dialogo. Alla morte di Autari la regina Teodolinda sposò Agilulgo, duca di Torino. Egli, come altri sovrani prima di lui, cercò di intrecciare rapporti più stretti con la popolazione romana. Con lui venne divisa l'italia in parti stabilite (603)  e con il suo successore, Ariperto (653 – 661) si sconfessò apertamente l'arianesimo, aderendo ufficialmente al Cattolicesimo.  Nel 643, su iniziativa di Rotari, il popolo longobardo approvò la sua prima raccolta di leggi scritte, noto come Editto di Rotari, scritto in latino. Il sistema sociale appareva fondato su una netta distinzione tra liberi (arimanni) e non liberi (i servi).

La distinzione deteriminava anche una diversificazione delle pene, come il guidrigildo, ossia la somma che una persona che aveva commesso un omicidio era destinata ad offire alla famiglia, per evitare la faida. (vendetta) . Successivamente il re Liutprando nel 712 attribuì validità anche alla legge romana : era il segno che i longobardi si erano quasi completamente integrati con la civiltà romana. Nel 751 però il Re Astolfo rioccupò i territori dell'esarcato e della Pentapoli, minacciando Roma. Per paura di un attacco nel 755, Stefano II chiamò in suo soccorso Pipino il Breve, che in poco tempo, sconfisse più volte i Longobardi, destinati ad un rapido declino.

In questi anni, nacqua l'iconoclastia, la lotta perciò, contro il culto delle immagini. Il papa regnante, Leone III inaugurò una politica iconoclasta ed ordinò la distruzione di tutte le immagini. Il suo successore, Gregorio II, era tenuto, a schierarsi dalla parte degli iconoclasti, ma le profonde radici che il culto delle immagini aveva in italia, facevano pensare Gregorio di opporsi a questa ideologia. Il pontefice, infatti , condannò l'iconoclastia e nel 731 scomunicò l'imperatore ed i suoi seguaci.

Tra il IV e V secolo, si stanziarono lungo i corsi dei fiumi Meno e Reno, i Franchi, popolazione divisa in tribù che discendevano tutte da Meroveo, un leggendario conquistatore capotribù che diede inizio alla dinastia Merovingia. Verso la fine del V secolo, i Franchi vennero riuniti sotto la guida di Clodoveo che scelse come capitale Parigi. Clodoveo fece redigere la Lex Salica una raccolta di leggi consetudinarie franche. Alla morte di Clodoveo, nel 511, il regno franco fu diviso fra i suoi quattro figli. Nacquero così  L'Austrasia, la Borgogna,La Neustria, e L'Aquitania.  Dopo la frammentazione dell territorio, segui un periodo di gravi contrasti politici, da dove ne approfittarono le aristocrazie. Emersero, sopratutto i maggiordomi o maestri di palazzo. Nel corso della seconda metà del  VII secolo si imposero i Pipinidi dal nome del loro capostipite, Pipino il Landen. Questi conobbero il loro apice con Pipino II di Heristal che riunificò il regno franco. Il suo successore, Carlo Martello, consolidò il potere paterno, bloccando a Poiters nel 732 un'incursione musulmana. Carlo Martello, in punto di morte, divise il territorio tra Carlomanno e Pipino il Breve. Nel 747 Carlomanno abdicò in favore del fratello, dando inizio alla dinastia carolingia . Tra il 754 ed il 756, Pipino compì due spedizioni in italia contro i Longobardi, il cui impero si apprestava al declino. Desiderio, il sovrano regnante, fu costretto a lunghe trattative diplomatiche che furono annullate,  quando, dopo la morte di Pipino il breve, Carlo nel 771, si fece nominare unico re e nel 774 conquistò Pavia e catturò Desiderio. Ora l'italia si trovava divisa in quattro pirncipali zone : Il patrimonio di S.Pietro, il Ducato Longobardo di Benevento , l'Italia franca , e quella bizantina. Carlo, abbandonò l'italia per fronteggiare i sassoni. Egli separò la corona d'Italia da quella Franca e l'affidò a suo figlio pipino nel 781,incoronato re d'italia. I franchi combatterono per 13 anni i Sassoni (772-785) e successivamente annesse anche la Frisia Settentrionale. Nel 776 Carlo attaccò i musulmani di Spagna, memorabile fu la battaglia di Roncisvalle nel 778 quando l'armata franca fu attaccata al rientro in Francia e morirono tutti i soldati della retroguardia. Dopo l'annessione della Baviera nel 778 Carlo attaccò gli Avari, che dopo due battaglie (795 e 796) furono sconfitti e convertiti al cristianesimo. Carlo, soprannominato il Magno, prese provvedimenti anche in materia ecclesiastica ma non confuse mai il potere spirituale da quello temporale.  Il giorno di natale dell'anno 800 il papa leone III depose una corona d'oro sul capo di Carlo Magno, e lo proclamò nuovo imperatore. L'incoronazione di Natale fu una geniale mossa politica di Leone, che divenne l'artefice del Sacro Romano Impero. A Costantinopoli l'incoronazione venne interpretata come una usurpazione. Così dopo una dura guerra in veneto , nel 812 Carlo Magno venne riconosciuto dall'imperatore bizantino             Michele I, << Imperatore e Augusto >> . Successivamente nell 813 Carlo Magno affiancò suo figlio Ludovico il Pio.

Il sovrano ed i suoi familiari vivevano nella corte che aveva sede principale ad Aquisgrana, la gestione dell'amministrazione centrale dell'impero era affidata a due funzionari:                                                                           -il conte palatino: un laico incaricato dell'esercizio dell'alta giustizia(perciò la decisione della pena nei processi)                                                                                                                                          

-l'arcicappellano, un ecclesiastico resposabile degli affari religiosi e della gestione della cancelleria regia  luogo in cui venivano redatti i testi legislativi.                                                                                                                                                    L'impero si divideva in contee,marche e ducati. - Le contee erano governate dai conti,che esercitava funzioni civili e militari - Le marche,governate dai marchesi erano territori più ampi posti al confine dell'impero. -I ducati erano distretti caratterizzati da una forte identità etnica , abiati perciò dai Bretoni o dai Bavaresi. Un 'altra importante funzione era quella dei missi dominici: ispettori inviati dal sovrano con il compito di  segnalare ogni abuso di potere da parte dei governanti. Carlo  istituì le terre immuni, quelle terre in cui nessun funzionario pubblico poteva esigere il pagamento delle imposte. I conti e i marchesi non ricevevano stipendio, ma ricevevano delle terre ed il diritto di avere un terzo del reddito nella regione.

Carlo attuò anche una iniziativa in campo culturale. Egli aveva capito che il problema principale era l'analfabetismo , l'unici luoghi dove ferveva la produzione dei libri era il monastero. L'esigenza di chiarezza delle lettere portò alla trasformazione delle grafie in un unica tipologia <<la minuscola carolina>> . Nel 781 nacque la Schola Palatina una scuola fondata dal monaco Alcuino, che divenne ben presto centro delle sette arti liberali( grammatica,retorica,dialettica ,detto il trivio e aritmetica,geometria,musica,astronomia detto il quadrivio)

Carlo Magno decise nell'806 di dividere il territorio dell'impero tra i suoi tre figli Carlo,Ludovico e Pipino. Dopo la morte di due dei tre figli, salì al trono nell'814 Ludovico Il Pio  al quale gli succedettero Lotario l'unico successore, e gli altri figli Pipino(al quale attribuì l'Aquitania)  e Ludovico il Germanico(Baviera). Successivamente Ludovico il Pio inserì tra gli eredi Carlo, un figlio avuto da un'altra moglie. Alla morte di Ludovico il Pio e di Pipino i tre contendenti si affrontarono: nell'841 presso Fontenoy ,Carlo il Calvo e Ludovico il Germanico sconfissero insieme il fratello Lotario. I due si giurarono fedeltà. Nell'843 i tre fratelli emanarono il trattato di Verdun: A Lotario fu assegnato il regno  d'Italia, A Ludovico il Germanico ebbe il Regno di Germania e a Carlo il Calvo andò il Regno di Francia. Nell'875 l'imperatore Ludovico II successore di Lotario, morì senza eredi , i territori furono assegnati a Carlo il Calvo. Nell' 884 Carlo il Grosso cercò di riunificare i tre territori ma inutilmente (infatti abdicò nell'887, essendo incapace di contrastare i normanni) Tutti i vari territori furono divisi:                   -Il regno di Germania fu affidato ad Arnolfo di Carinzia                                                                                                -Il regno di Francia fu affidato a Oddone di Angers                                                                                                                     -Il regno d'Italia andò a Berengario I , marchese del friuli.                                                                                                                                                                                               

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